PS5, Switch Game Dev prende un sedile posteriore poiché l'80% degli sviluppatori si concentra su PC
Il rapporto sull'industria dello stato del gioco del 2025 Game Developers Conference (GDC) evidenzia un significativo spostamento dello sviluppo. Un sorprendente 80% degli sviluppatori di giochi sta dando la priorità al PC come piattaforma primaria, un aumento del 14% rispetto al 66% dell'anno precedente.
Dominanza del PC e fattore di mazzo a vapore
Il rapporto, pubblicato il 21 gennaio 2025, sottolinea il continuo dominio del PC. Mentre le ragioni esatte rimangono poco chiare, la crescente popolarità del mazzo a vapore di Valve è un probabile fattore che contribuisce. Sebbene non esplicitamente elencato come piattaforma di sviluppo nel sondaggio, il 44% degli intervistati che ha selezionato "altri" ha specificato il mazzo Steam come piattaforma target.
Questa tendenza si basa sugli anni precedenti, con la quota di PC che passa dal 56% nel 2020 al 66% nel 2024. L'emergere di piattaforme di contenuti generati dagli utenti (UGC) come Roblox e Minecraft e il lancio previsto di Switch 2, non ha modificato significativamente questa traiettoria, sebbene il potenziale impatto dello Switch 2 restasse da vedere.
Giochi di servizio in diretta: un miscuglio
Il rapporto rivela anche che un terzo (33%) degli sviluppatori AAA sta attualmente lavorando a giochi dal vivo. In tutti gli intervistati, il 16% sta sviluppando attivamente titoli di servizio live, con un altro 13% che esprime interesse. Tuttavia, un significativo 41% non è interessato, citando preoccupazioni per l'interesse del giocatore in calo, le limitazioni creative, le pratiche potenzialmente sfruttanti e il burnout.
GDC indica la saturazione del mercato come una grande sfida per i giochi dal vivo, con la recente chiusura di XDefiant di Ubisoft che funge da esempio netto.
Rappresentazione geografica: un pregiudizio occidentale?
Un rapporto successivo di PC Gamer (23 gennaio 2025) ha messo in evidenza una significativa sottorappresentazione di sviluppatori non occidentali nel sondaggio GDC. Quasi il 70% degli intervistati proveniva da paesi occidentali (Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia), con notevoli assenze da principali regioni di gioco come la Cina e il Giappone. Ciò solleva preoccupazioni riguardo ai potenziali pregiudizi nei risultati del rapporto GDC e alla loro applicabilità al panorama di sviluppo del gioco globale.